🌪 Lo so, arrivo tardi. Ma stavolta è voluto. Mentre il mondo tech urlava “🔥AI! AI! AI!” io ero in pausa.
Sì, ho scelto di riposare. Perché la mia intelligenza umana aveva stra-bisogno di una ricarica. Di quelle vere, fatte di silenzio, domande e sguardi al cielo, senza notifiche con tanto #mindetox
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Quindi ecco qui un post stile bigino postumo con qualche pov personale:
🚨 10 giorni di fuoco nell'AI - che sono sembrati 10 mesi. Ecco cosa (davvero) conta in 5 punti + 2 nei commenti 😁
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1️⃣ GPT-5 è uscito. Ma non è quello che pensavamo.
OpenAI ha fatto pulizia nei modelli disponibili: ha inizialmente cancellato i modelli 'legacy' come GPT-4o, salvo poi reintrodurlo dopo la sommossa (sì, vera sommossa) degli utenti che si sentivano orfani del loro AI-buddy.
Sì, è più veloce, più economica e scalabile. Ma a mio parete tanto Hipe per poco...
💸 Costi: più economici se la vogliamo utilizzare in API.
⚡ Speed: ora si aprono scenari real-time (coding, software usa-e-getta, reasoning istantaneo).
🧠 Context: migliora la tenuta di memoria, anche in thread multipli.
💡 Tuttavia mi sembra più robotico e molto meno "umano" di GPT 4o negli output e in alcuni task...
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2️⃣ OpenAI lancia i suoi “modelli open” (ma quanto open?)
Due modelli OSS... open-ish.
Sono leggeri, girano localmente e sono pensati per agenti personali. Un modo per rispondere alla crescita dei modelli cinesi.
➡️ In seguito Google rilascia **Gemma 2, open e light **
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3️⃣ Google DeepMind presenta Genie 3 – l’AI che genera mondi.Non contenuti.
Immagina di caricare una foto o una descrizione testuale e ottenere un ambiente 3D navigabile.
Dal gaming all’architettura (Manuel Romeo), è un game-changer. Una AI generativa diversa da tutte le altre: qui non si parla, si cammina dentro.
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4️⃣ Claude 4.1 Opus: il nuovo genio multitasking.
Attualmente il miglior modello per scrivere codice. Ma non solo.
🧠 Memoria potenziata: Claude si ricorda delle conversazioni precedenti. Finalmente.
📚 Finestra contestuale da 1M token: puoi caricare l’intera knowledge base, codici, strategie.
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5️⃣ Privacy alert: le chat condivise su ChatGPT stanno finendo su Google.
Yes, really. Alcuni utenti che hanno cliccato su “condividi” (anche involontariamente) si sono ritrovati in SERP con conversazioni che contenevano:
CV, dati personali, contratti e info legali, strategie aziendali.
La lezione è chiara:
💬 Condividere una chat AI senza impostare le opzioni di "non condivisione" in modo adeguato è come mandarla in stampa. Con copertina lucida.
➡️ Occhio a cosa e come condividiamo. L’AI literacy oggi è anche sapere cosa non pubblicare. Le aziende dovrebbero evitare di lasciare libero spazio a strumenti personali auto-gestiti e formare correttamente le persone.
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💭 Conclusione (umana)In un’epoca in cui possiamo generare tutto, la vera sfida è imparare a discernere. Capire cosa usare, quando fermarsi, perché innovare.Perché se è vero che l’AI corre, noi dobbiamo imparare a danzare.