💥 Unpopular opinion del lunedì mattina: spesso ci nascondiamo dietro il concetto di “human-centered” per non cambiare davvero.
Negli ultimi anni ho visto tante aziende che si avvicinano a un cambiamento tecnologico, usare la frase “mettere l’uomo al centro” come un mantra. Molto spesso, è solo un modo elegante per dire:
👉 “Abbiamo paura di cambiare.”
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La verità è che mettere l’umano al centro non significa proteggere lo status quo.
- Significa renderlo protagonista del cambiamento.
- Significa accompagnare le persone alla nuova collega AI
- Significa automatizzare ciò che va automatizzato
- Significa soprattutto liberare il loro potenziale per attività di maggior valore.
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Durante la mia esperienza nel tech ho visto aziende fallire progetti di AI proprio perché troppo impegnate a “non disturbare” i processi esistenti.
E il risultato? Sistemi lenti, mal implementati, che fanno perdere tempo invece di guadagnarlo.
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A volte, la cosa più “umana” che puoi fare è dire:
👉 “Questo compito lo fa meglio una macchina.”
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L’etica dell’AI non è conservazione,
è evoluzione guidata con consapevolezza.
Il vero rispetto verso le persone è prepararle al futuro,
non proteggerle da esso.
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🔍 E tu come la vedi?
“Umano al centro” è ancora un principio guida,
o è diventato un rifugio per chi teme il cambiamento?