🚤 Quando l’AI sostituisce le persone… ma poi l’azienda fa marcia indietro 🤦🏻♀️
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Febbraio 2024
Klarna annuncia con orgoglio che il suo assistente AI gestisce 2,3 milioni di conversazioni al mese — l’equivalente di 700 agenti umani.
Tempi di risposta passati del Customer Service passati da 11 a 2 minuti, 35 lingue supportate, +40 milioni di dollari di profitto.
Maggio 2025 - plot twist.
💡 Klarna fa marcia indietro e riassume persone.
Perché l’AI, per quanto efficiente, non sa ancora navigare le acque dell’empatia.
Il CEO ammette: “la strategia AI-only non era quella giusta.” ❤️
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💭 Non serve spingersi a tanto per scoprire una verità scontata ed evidente che mostra chiaramente l'immagine qui sotto:
“Abbiamo tagliato costi, persone e formazione.
Strano… la barca non si muove.”
🪶 Vorrei non scriverlo, ma purtroppo questa e l’ironia amara del business moderno.
Molte aziende continuano a tagliare i remi — persone, formazione, tempo per pensare — e poi si chiedono perché la barca non si muove.
Ridurre non è sempre sinonimo di efficienza!
A volte, significa disinnescare il motore umano dell’innovazione.
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🔍 Come forse alcuni di voi sanno, da anni sostengo (insieme a Valentina Trevaini e LiveHelp) che nel #CustomerCare (e non solo) il punto non è automatizzare tutto, ma capire dove la presenza umana fa davvero la differenza.
Nella customer journey, l’empatia non è un “extra”: è ciò che trasforma una risposta in una relazione.
E ciò sarà sempre più trasversale a tutti i lavori.
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💡 La lezione da Klarna?
L’AI non sostituisce le persone.
Le amplifica.
Ma solo se costruisci sistemi che parlano sia alle macchine che alle emozioni umane.
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💬 Ti lascio con una domanda:
Per evitare errori, come oggi un Leader può capire la differenza, sostanziale, fra tagliare i costi e tagliare potenziale umano?