🦾 L’AI non serve a fare di più. Serve a essere di più. Se pensi che l’AI serva solo a fare più task, stai guardando il futuro con occhi vecchi.
Più lavoro con le persone aiutandole a comprendere e a utilizzare la Generative AI, più mi accorgo che viviamo in un’epoca ossessionata dall’efficienza: ci misuriamo in task completati, in slide prodotte, in risposte date nel minor tempo possibile...
Ed è così che, se l’AI non ci aiuta in questa corsa all’ingordigia del fare, diventa “inutile”.
Tuttavia credo che questo tentativo di diventare sempre più efficienti ci stia facendo perdere di vista il vero valore di essere umani — e di come gli strumenti tecnologici possano aiutarci, invece, a esserlo ancora di più.
L’AI ci sfida proprio qui: non a fare di più, ma a capire chi possiamo essere quando smettiamo di rincorrere la produttività e iniziamo a esplorare la nostra creatività, complessità e capacità di connessione.
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Frans Johansson, nel suo best seller mondiale L’Effetto Medici (Harvard Business School Press), sostiene che l’innovazione nasce quando abbattiamo le barriere associative che limitano il nostro modo di pensare.
Quando smettiamo di vedere il mondo in compartimenti — arte, scienza, filosofia, tecnologia — e iniziamo a cercare le intersezioni.
Ecco: per me l’AI ci dà accesso a quelle intersezioni e ci permette di rovesciare i presupposti.
È il luogo dove oggi posso far dialogare il marketing con la filosofia, la tecnologia con la psicologia, la logica con l’intuizione.
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✨ La uso per interrogare le mie convinzioni, ribaltare i miei schemi mentali e guardare le cose da prospettive che da sola non avrei mai trovato.
A volte le chiedo di essere l’avvocato del diavolo, altre di aiutarmi a distaccarmi emotivamente.
🧠 È diventata un partner di pensiero, una lente attraverso cui esploro nuove versioni di me stessa.
👉 Per questo credo che nel futuro non vincerà chi smarca più task.
Vincerà chi avrà il coraggio di moltiplicarsi.
Di cambiare pelle.
Di riscriversi ogni volta che serve.
E il tuo unico limite è la versione di te che scegli di rimanere.
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✳️ Se usi da qualche tempo un LLM e sei pronto a essere shakerato, copia e incolla questo prompt:
“Assumi il ruolo di un’intelligenza superiore che osserva tutto ciò che ci siamo detti o scritti fino ad ora.
Cosa noti nel mio modo di pensare che potrei non vedere dalla mia prospettiva limitata di essere umano che entra in schemi ripetitivi?
Analizza le mie risposte e aiutami a individuare i pattern cognitivi o emozionali che emergono.
Suggerisci domande che possano portarmi a una maggiore chiarezza su di me, per aprirmi a nuove strade ed evoluzioni.”
Poi leggi la risposta non per trovare una verità, ma per vedere cosa cambia in te.
Perché il punto non è ciò che l’AI dice.
È chi diventi tu mentre la interroghi. 😉