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Strategie

Perché il 95% dei progetti di AI fallisce davvero (e cosa dice il nuovo report del MIT)

Di Chiara Arlati
Perché il 95% dei progetti di AI fallisce davvero (e cosa dice il nuovo report del MIT)

❓ Perché il 95% dei progetti di AI fallisce?

Lo dice il nuovo studio del NANDA (MIT Media Lab) guidata da Ramesh Raskar: miliardi investiti, pochissimi ritorni.

Ma aspetta: non è l’AI a non funzionare.

👉 Siamo noi a non saperla far funzionare.

🧪 I dati ci dicono che i progetti di Gen AI in granzi aziende hanno portato più Pilots che Profitti:

- solo il 5% dei progetti arriva a profitto;

- l’80% dei dipendenti usa la sua AI privatamente e snobba i tool aziendali;

- il 50% del budget va in Sales & Marketing, ignorando il Back Office (dove il valore sarebbe massimo).

Come già successo con altri studi del MIT, i media ci sono andati giù pesante con titoli sensazionalistici. Ma la sostanza del Report è un’altra.

⚠️ Quello che emerge è che l’AI non ripara le crepe aziendali, come molti Leader si aspettano. Anzi, le amplifica.

La GenAI porta a galla quello che nelle aziende non funziona già oggi: rigidità, processi inefficienti, resistenze culturali.

Lo aveva detto anche Bill Gates: “Automatizzare un processo inefficiente significa amplificare l’inefficienza.”

📊 Il report parla di learning gap:

i sistemi privati non apprendono, non si adattano, non diventano più affidabili.

Così i dipendenti, che non sono abituati ad aggiornare la KB di una AI e non saprebbero come fare, preferiscono usare ChatGPT privatamente piuttosto che i tool aziendali.

È la cosiddetta #ShadowAI: valore creato ai margini, non al centro.

Il risultato? Progetti in stand-by, hype senza trasformazione, miliardi spesi senza ROI.

💡 La lezione è chiara:

- mappare e ridisegnare i processi prima di applicare l’AI;

- lavorare con le Persone;

- sperimentare in piccolo e scalare solo ciò che funziona.

📢 Questo report è chiamata pragmatica all’azione. Serve passare:

-> da sperimentazione a trasformazione;

-> da pilot flessibili a sistemi che apprendono e restano rilevanti;

-> da tool generici a workflow profondamente integrati.

👉 Il mio personale pov come messaggio ai Leader:

Non è l’AI che non funziona. È il vostro modo di adottarla senza cambiare davvero. Per riuscirci è necessario, come diceva Toffler, imparare a disimparare e reimparare velocemente... E quindi:

- trattate la GenAI come parte delle Operations, non come demo

- chiedete ai Vendor risultati concreti sui vostri dati e KPI

- lasciate che chi già vive la Shadow AI guidi il cambiamento, contestualizzando il tutto con un processo di Change Management - è necessario passare dal dal concetto di Adoption alla CO-Evoluzione.

Non è l’AI che deve dimostrare di funzionare.

Siamo noi!

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