Secondo il più grande studio mai condotto sull’uso di ChatGPT, le donne sono passate dal 20% a oltre il 50% degli utenti e stanno plasmando l’AI in modo strategico: meno automazione, più decisioni e leadership. Le aziende con leadership femminile mostrano un approccio più sostenibile e orientato al pensiero umano.
La conoscenza oggi scade in 10 anni e l’AI accelera tutto: studenti e professionisti imparano più in fretta, leader e imprese che la integrano crescono più velocemente. Il futuro non premia chi accumula titoli, ma chi trasforma ciò che sa in impatto, visione e adattabilità.
L’intelligenza artificiale sta trasformando l’educazione, ma il vero rischio è usarla per aumentare performance invece che far crescere persone pensanti. Tra ansia da eccellenza, schermi precoci e studenti programmabili, l’AI può essere un alleato solo con una guida umana: tutor personalizzati, apprendimento esperienziale e riflessione critica. La domanda resta una: vogliamo che l’AI apra le menti dei ragazzi o che li renda più performanti?
In molti parlano di adozione della tecnologia. Noi la rendiamo naturale. Semplice. Fluida. Intelligente.
